Una commedia brillante: QUELLA SERA DORATA di Peter Cameron

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Editore: Adelphi

Autore: Peter Cameron

Pagine: 318

Prezzo: 12, 00 €

Link al sito Adelphi

I bivi con cui la vita ci mette alla prova sono sempre inaspettati. Ancora più inaspettate sono le decisioni che prendiamo, tanto inconsapevoli quanto fondamentali. Mettetevi comodi: inizieremo un viaggio che ci condurrà in un paesino sconosciuto dell’Uruguay, una realtà apparentemente lontana nel tempo e nello spazio, eppure così vicina a noi ed in particolare, al protagonista del romanzo di Peter Cameron, “Quella sera dorata“: Omar Razaghi.

Prendete uno studente brillante, un dottorato dell’università del Kansas. Immaginate che questo studente, un giorno, decida di spedire una lettera a degli sconosciuti per informarli della sua volontà di scrivere una biografia su uno dei membri della loro famiglia. Non si tratta di un uomo qualsiasi: stiamo parlando di Jules Gund, autore di un libro su cui si è concentrata un’intera tesi di laurea. Immaginate che l’assegno di ricerca sia legato alla decisione degli eredi di Gund: senza la loro approvazione, il progetto di Omar sarebbe irrealizzabile e metterebbe a rischio la sua carriera accademica. Immaginate che la famiglia di Gund, per qualche motivo inspiegabile non approvi tutta la vicenda. Ecco che arriva il famoso bivio: arrendersi o tentare di convincerli?

Regista inconsapevole degli eventi è proprio lui, Omar Razaghi: un dottorando interessato alla sua ricerca, fidanzato con Deirdre, una ragazza decisamente ambiziosa e ossessionata dal successo lavorativo, che lo ritiene un buono a nulla per la sua goffaggine esistenziale e la mancanza di “attributi”. Due persone estremamente diverse, che progettano un futuro ma non sanno esattamente quale direzione dare alla propria vita, o meglio, alla loro relazione. Una donna forte, quasi prepotente nei confronti di Omar, eppure così pronta a dichiarare il proprio amore e a spingerlo verso una decisione che cambierà il corso delle loro esistenze; Deirdre convince Omar ad intraprendere un viaggio in Uruguay, precisamente nel paese in cui risiedono gli eredi di Gund: Arden, Caroline e Adam, ovvero amante, moglie e fratello del defunto. Sarà compito del ragazzo persuaderli ad autorizzare la scrittura dell’opera.

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Peter Cameron costruisce una commedia brillante, che intreccia le vicende personali dei personaggi e le inserisce in una trama fatta di dissimulazioni, speranze, vagheggiamenti, nostalgie, disillusioni. Ogni personaggio rivela una storia diversa; Caroline, la moglie, trascorre la propria esistenza dipingendo opere famose, dopo aver rinunciato alla creazione di opere originali. Si tratta di una donna di una fermezza pericolosa, che ostacola il progetto di Omar per motivi personali: ha paura che il ragazzo possa far emergere particolari del passato della coppia che metterebbero a repentaglio il suo equilibrio, i cosiddetti fantasmi, gli scheletri nell’armadio che lei vorrebbe continuare a tenere nascosti, forse più a se stessa che agli altri. Adam, il fratello omosessuale che da anni vive con il giovane compagno Pete, un ragazzo a cui è legato ma con cui – ne è consapevole – non potrà durare in eterno. Infine la bella Arden e sua figlia Porzia, la ragazza che più di tutti attirerà l’attenzione di Omar, insinuandosi nella sua vita con passo delicato ma incancellabile.

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Tutti i personaggi, con le storie del loro passato (e del presente) convergono in un unico punto di fuga, ovvero Omar, che in questo quadro prospettico si trova, suo malgrado, a dover gestire le relazioni con le dovute conseguenze. Eppure la vita non segue mai percorsi lineari: il libro biografico nasce come obiettivo ma si rivela un punto di partenza per dei cambiamenti che, come piccoli terremoti, scuotono il terreno già fragile delle esistenze di ognuno dei personaggi, distruggono le apparenti certezze della loro vita, rivelano desideri, pulsioni, emozioni, che germogliano in modo inaspettato, ma del tutto naturale. Alla base di ognuno di loro troviamo l’idea di rassegnazione: ad un amore che non li soddisfa, ad una città in cui si sentono stretti, ad un presente comodo ma fasullo.

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L’arrivo di un perfetto sconosciuto sarà in grado di cambiare molte direzioni, di restituire appianati i fili intrecciati delle loro vite. Il tutto attraverso un meccanismo letterario che non lascia dubbi sulla bravura di Cameron, una scrittura che ben si è prestata alla riduzione cinematografica del 2009 di James Ivory (di cui vi abbiamo proposto alcune fotografie). Un romanzo che regala il piacere di una lettura densa ma allo stesso tempo leggera, estremamente scorrevole, ricchissima di dialoghi che permettono di indagare a fondo la natura dei personaggi. Una storia che parla di identità, della sua definizione e ricerca, dell’inaspettata piega che l’esistenza può prendere. Il viaggio di Omar, nato dalla ricerca per un biografia, diventerà ricerca di se stesso, dei valori della vita, degli affetti, ma soprattutto dell’amore. Dirà Arden ad Omar: “Come è possibile? Sembra tutto così casuale, così fragile. Come un vetro sul punto di rompersi”. Eppure la casualità, a volte, sembra essere più forte di qualsiasi altra cosa.

Ioanna

 

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. bartleby2017 ha detto:

    Questo va subito nella mia lista di libri da acquistare al più presto.

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    1. Paper leaves ha detto:

      Assolutamente, consigliatissimo! È il mio primo libro di Cameron, sto pensando di sceglierne un secondo ma aspetto suggerimenti 🙂

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